Lo scorso fine settimana ha segnato un momento storico per il motociclismo e per Galfer: il Gran Premio del Qatar di Moto3 si è rivelato un traguardo memorabile. Conquistare l’intero podio è un’impresa rara, ma questo risultato testimonia l’impegno di Galfer verso l’eccellenza e l’innovazione nel mondo delle corse.
Un podio da libro dei record
In una gara mozzafiato e piena di colpi di scena, i piloti dotati di impianti frenanti Galfer hanno lasciato il segno sulla pista. Ángel Piqueras, del team Frinsa-MT Helmets-MSi, ha conquistato la vittoria con appena 9 millesimi di vantaggio, affermandosi tra i principali contendenti al titolo. Ma la magia non finisce qui: Taiyo Furusato e Ryusei Yamanaka hanno completato il podio classificandosi rispettivamente secondo e terzo, in un risultato destinato a restare nella storia del motociclismo.
Tecnologia all’avanguardia in pista
Alla base di questa straordinaria performance ci sono i dischi freno Floatech® e le pastiglie sinterizzate G1310 di Galfer. Progettati per le competizioni ai massimi livelli, questi componenti si sono dimostrati ancora una volta affidabili e performanti nelle impegnative condizioni del circuito di Qatar. Grazie alla possibilità di scegliere tra diversi spessori e diametri in base al tracciato e al clima, i nostri piloti possono regolare la frenata con precisione millimetrica — un vantaggio cruciale che si traduce in risultati da campioni.
Un’eredità di vincitori
Questo risultato storico si aggiunge al ricco palmarès di Galfer, che ha accompagnato alcuni tra i migliori piloti verso la vittoria. Da Alex Crivillé ed Emilio Alzamora nella 125cc, passando per Jorge Lorenzo, Marc Márquez, Álex Márquez, fino a Jaume Masià — Galfer è sempre stata la scelta dei campioni. Ora, con questa tripletta in Moto3, continuiamo a scrivere la nostra leggenda.
Congratulazioni ad Ángel Piqueras, Taiyo Furusato e Ryusei Yamanaka per l’incredibile risultato ottenuto in Qatar, e grazie a tutti coloro che rendono possibile il successo della tecnologia Galfer — una gara dopo l’altra. Facendo la storia, giro dopo giro!